E’ trascorso più di un anno dall’inizio della pandemia che ci ha coinvolto o, meglio, sconvolto le esistenze.
Ansia e depressione sono solo alcune delle conseguenze psichiche che si sono verificate nella popolazione compromettendo il benessere e la salute mentale di molti di noi.

Covid-19: quali sono le conseguenze psicologiche?

Le conseguenze psicologiche del Covid19 non solo si presentano nei pazienti guariti dal virus, negli operatori sanitari e nelle famiglie delle persone che sono decedute, ma in tutte quelle persone che indirettamente stanno subendo i colpi del Coronavirus, delle restrizioni che ci hanno coinvolto, del drastico cambio di stile di vita a cui siamo stati costretti.

In base a uno studio della SIP Società Italiana di Psichiatria “nessuno sarà più se stesso, perché un anno di emergenza da Covid rischia di sviluppare uno stress cronico, il cosiddetto disturbo da stress post-traumatico (PTSD), che può lasciare segni nel tempo, o addirittura irreversibili”.

Tra i sintomi cronici o persistenti vanno citati l’insonnia, l’insorgere di fobie, gli incubi e l’ansia. Si stima che fino a un individuo su tre potrebbe soffrirne. In generale, si può affermare che le donne sono la categoria più a rischio, perché il lockdown ha pesato più su di loro, sia come madri alle prese con la gestione della famiglia, sia come lavoratrici alle prese con la conciliazione tra lavoro e casa.

Che cos’è il disturbo da stress post-traumatico?

Si tratta di un disturbo psichiatrico che può svilupparsi dopo l’esposizione a eventi traumatici così eccessivi da determinare un vero e proprio sconvolgimento psichico. Tale disturbo non è un evento che si realizza immediatamente dal punto di vista clinico, ma che ha bisogno di tempo per manifestarsi.
Gli effetti sulle persone sono a lungo termine e talvolta cronici, ma dipendono anche dalla capacità del soggetto di adattarsi e affrontare le avversità.
Se nella prima fase della pandemia si è verificato un preoccupante aumento dei livelli di ansia, depressione e insonnia, lo stress persistente di una situazione di emergenza che dura da oltre un anno, senza alcuna certezza di uscirne a stretto giro, rappresenta un evento traumatico cronico che è ancora in divenire, ma di cui vediamo già gli effetti nel tempo.

Questi disturbi non vanno trascurati e se ansia, insonnia, frustrazione e irascibilità si protraggono per più di tre settimane è necessario rivolgersi a uno specialista.

Incubi, insonnia, depressione sono aumentati in questo anno di pandemia

Come stanno reagendo gli adolescenti?

Sono tuttavia gli adolescenti la categoria più a rischio per le restrizioni imposte dal Covid. Secondo gli psicologi della Fondazione Soleterre che lavora da oltre 18 anni in 10 reparti pediatrici, è evidente una complessa situazione di fragilità emotiva e sociale che gli adolescenti stanno vivendo. Questo blocco rigoroso e duraturo di isolamento sociale si traduce in un aumento del livello di solitudine percepita che colpisce i giovani con più elevati livelli di stress, poiché hanno dovuto abbandonare la quotidianità, a causa della chiusura di scuole e università, in una delle fasi cruciali della vita, portando a una condizione psicologica caratterizzata da un profondo senso di vuoto e inutilità.

Isolamento dei giovani a causa del Covid

Come professionista mi rivolto a tutti i genitori, i dirigenti scolastici, gli insegnanti, perché invitino adolescenti e famiglie a rivolgersi a professionisti della salute mentale per intervenire per tempo su fragilità e disturbi che se correttamente affrontati possono prevenire esiti devastanti.

Per maggiori informazioni contattami per un colloquio.

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